“La mia è una rottura attuale, in un certo senso quotidiana.
Ho deciso di rompere con tutti quei compagni e compagne della mia generazione, parlo soprattutto degli ex sessantottini, che hanno deciso di mollare la presa: si sono seduti in poltrona e da lì passano tutto il tempo a lamentarsi che va tutto male, che la sinistra non c’è, che la sinistra fa schifo.
Senza rendersi conto che la sinistra sono anche loro, che potrebbero alzarsi e fare qualcosa con quello che di bello c’è ancora e resiste.
Mi arrabbio davvero molto con loro, non so cosa gli è preso: si sono seduti e adagiati, non fanno più niente e si lamentano.
Allora ho preso la mia decisione: preferisco avere a che fare solo con chi è nato dopo il 1990”

Share This

Share This

Share this post with your friends!