“Io sono stata sempre uno spirito libero. A 20 anni ho deciso di vivere da sola.
Era difficile mantenersi, studiare all’università e pagare pure le lezioni di canto.
Ma non c’era verso: volevo essere libera, indipendente, senza chiedere niente a nessuno. Non ho mai nemmeno voluto sposarmi: rapporti lunghi e importanti sì, ma niente vincoli. L’unica costante della mia vita è stata la musica, sempre.
Cosi ho cercato un secondo lavoro che mi consentisse di continuare la mia ricerca artistica e vivere senza l’angoscia dei conti che non tornano.
È così che, anche grazie all’incontro fortunato con Elvira Sellerio, sono entrata nell’editoria e ci sono rimasta per 25 anni. Un mondo affascinante e straordinario, ma non completamente mio, che sempre di più finiva per togliere tempo ed energie al canto e al mio percorso musicale.
Nel 2012 arriva quindi la grande rottura: lascio l’editoria, la stabilità economica del mio lavoro e decido di dedicarmi completamente a quello che per me contava di più nella vita: la musica.
Nel 2014 ho fondato MIDJ (Associazione Musicisti Italiani di Jazz), per valorizzare e far riconoscere la professione del musicista, che in Italia non ha nessuna tutela. Da quell’esperienza ne sono nate altre, che hanno innescato un processo di crescita di tutto il mondo del jazz, fino alla nascita della Federazione nazionale “Il jazz italiano”, presieduta da Paolo Fresu. Insieme a lui e molte altre persone da anni conduciamo una grande battaglia per ridare dignità e valore alla nostra musica e alla nostra professione. Un impegno che sarebbe importante che ogni artista abbracciasse per creare tutti insieme un movimento di rottura dello stato attuale.”

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