“Nella mia vita i centri sociali sono stati un punto di svolta. Non sarei la persona che sono e non farei il lavoro che faccio se non fosse stato per l’incontro con questo tipo di esperienze qua. Per me sono stati i primi luoghi in cui ho esposto, le prime bacheche, ci ho trovato le prime persone con cui confrontarmi.
Io ero un ragazzino che abitava a Rebibbia, dove non ci stava praticamente nulla.
L’incontro con i centri sociali e con il punk è stato quella breccia nel muro – degli stimoli che non c’erano, degli interessi non condivisi con i compagni di scuola – che stavo cercando: il fatto di avere lì una serie di servizi e opportunità è stato fondamentale e mi ha fatto crescere molto.
Metti per esempio che a Rebibbia non ci sta un cinema, ma noi potevamo andare al cineforum del Csa La Torre: una boccata d’aria!”.

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